Un percorso teorico e sensoriale per provare a comprendere ciò che assaporiamo, come processo culturale e di piacere.
Il libro intreccia elementi di neuroscienza, antropologia, filosofia e sociologia per definire come vengono stimolati e appagati i "recettori" della soddisfazione, come percorso mai concluso e in fieri.
Solo alla fine come caso particolare, si giunge al sigaro, evidenziandone le peculiarità e fornendo i criteri per realizzare il modello di degustazione. Solo a questo punto sarà possibile identificare quella specifica forma di piacere, sia personale che collettiva, condivisibile, della quale parla, si sperimenta e si suggerisce per cercare insieme ciò che è meglio.
Autore: Aniello Buonincontro è un ingegnere aeronautico che nel 2013 è risucito a trasformare la sua passione per i sigari in lavoro. Degustatore professionale. panelist per Cigar Journal e sommelier AIS.
Pagine: 253
Un percorso teorico e sensoriale per provare a comprendere ciò che assaporiamo, come processo culturale e di piacere. La prima parte del libro mira ad evidenziare le difficoltà che occorre superare quando ci si inoltra nell'ambito della facoltà di giudizio.
Si parte da Platone e a lunghe falcate si giunge a Popper, soffermandosi maggiormente su Kant, che con la sua Critica della facoltà del giudizio ha fornito un contributo fondamentale alla ricerca del giudizio estetico, quindi alla comprensione del gusto.
Quali rapporti intercorrono tra gli stimoli sensoriali e gli elementi costruttivi provenienti dalla memoria? Quale legame esiste tra la propria cultura e il piacere che deriva dal degustare? Tra emozioni e conoscenza?
Dopo aver ripercorso la strada battuta da filosofi e romanzieri ed essersi immersi nei processi mentali indicati, si riemerge alla consapevolezza dei meccanismi che sottendono la degustazione.
Il libro intreccia elementi di neuroscienza, antropologia, filosofia e sociologia per definire come vengono stimolati e appagati i "recettori" della soddisfazione, come percorso mai concluso e in fieri.
Solo alla fine come caso particolare, si giunge al sigaro, evidenziandone le peculiarità e fornendo i criteri per realizzare il modello di degustazione. Solo a questo punto sarà possibile identificare quella specifica forma di piacere, sia personale che collettiva, condivisibile, della quale parla, si sperimenta e si suggerisce per cercare insieme ciò che è meglio.
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